SELECTION 2018 //
MICHELE SPINAPOLICE (IT)
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Le cose e i documenti, le tracce che testimoniano la vita di mio padre. Le piccole cose e oggetti, oggi così preziosi. Ho effettuato le riprese con tecnica della doppia esposizione per "rinforzare" il ricordo. Una domenica mattina a casa dei miei, cercandolo. Michele Spinapolice (Canberra Australia 1964) Vive a San Gimignano (Siena) lavorando come impegato tecnico. Fotografa prevalentemente in bianco e nero e in analogico nei vari formati. Nel 1995, membro del Gruppo Fotografico Leica, conosce G.Berengo Gardin, P.Branzi, M.Lasalandra, L.Bovina e altri. Stesso anno incontra Mario Giacomelli che lo inciterà a rappresentare la realtà per come la si sente e non per come si vede. |
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Objects and documents that prove my father’s existence. Small things and objects that today are so precious. I captured those impressions by using double exposure technique, in order to “strengthen” my memories: a Sunday morning at my parents’ house, while I was looking for him. Michele Spinapolice (Canberra Australia 1964) lives in San Gimignano (Siena) where he works as a technical clerk. He predominantly uses black and white films, as well as analog formats. In 1995, when he was member of the Gruppo Fotografico Leica, he met G.Berengo Gardin, P.Branzi, M.Lasalandra, L.Bovina, and many other well known photographers. In the same year he meets Mario Giacomelli, who inspired him to represent reality how he feels it and not how he sees it. |
TOMMASO GALLINARO (FR-IT)
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Pilieri
L’isola di Favignana prima di diventare meta di turismo è conosciuta per tre attività principali, la pesca, l’estrazione del tufo e la detenzione. Tra le tre attività originarie, l’ultima è l’unica che si è preservata nel tempo. Luogo di prigionia fin dall’epoca dei Borboni, questo fazzoletto di terra in mezzo al mare dalla bellezza che sempre più persone vogliono « ammirare », sembra per sua natura quanto mai più adatto ad esercitare la funzione di reclusione. Questa serie di scatti concepiti secondo un gioco costante di rimandi tra immaginazione e realtà, vogliono mettere in luce questa particolare visione del paesaggio isolano, in cui diversi elementi tendono a materializzarsi come metafore di una natura di « contenimento ». Tommaso Gallinaro è nato a Trento e attualmente vive e lavora a Parigi. Di formazione Sociologo ed Urbanista, di professione operatore sociale. Autodidatta in fotografia. |
Pilieri
Before becoming a tourist attraction, the island of Favignana was known for fishing, tuff extraction, and prisoner detention. The latter is the only activity that has survived over time. It has been a place of detention since the time of the Bourbons. Favignana is a tiny, yet beautiful patch of land that more and more people want to explore. However, by virtue of natural design, the island is optimally suited for detention purposes. This series of shots, conceived according to a game of references to imagination and reality, highlights Gallinaro’s vision of the island’s landscape, in which different elements materialize as metaphors of a nature of “containment”. Tommaso Gallinaro was born in Trento, Italy, where he studied Sociology and City Planning. He currently lives in Paris, where he works as a social worker. |
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